Per la prima volta Zelensky e Lavrov sono intervenuti nello stesso evento a distanza ravvicinata. Zelensky ha evidenziato come l’atteggiamento russo di fatto metta in stallo l’Onu. Lavrov ha ribadito la retorica secondo cui gli Usa sarebbero la causa del perdurare della guerra. Meloni ha avuto un bilaterale sia con Zelensky che con i capi di Stato dei Paesi africani

di Carlo Longo

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, per la prima volta, ha messo vicini e a stretto contatto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e il ministro degli Esteri di Mosca, Sergei Lavrov. Il primo a intervenire è stato Zelensky che ha esordito domandando a tutti i presenti come mai la Russia detenga “illegalmente” ancora il suo ruolo all’interno del Consiglio di sicurezza dell’Onu.

“La maggior parte del mondo riconosce la verità su questa guerra. Ci sono stati 574 giorni di dolore, perdite e lotta”, dall’inizio dell’invasione, in cui Mosca ha ucciso almeno “decine di migliaia di ucraini e trasformato milioni in rifugiati”. Zelensky ha proseguito l’intervento ricordando che la formula di pace ucraina prevede l’integrità territoriale del Paese e parla quindi di “ripulire il territorio dall’occupante”. “Va fatto secondo il diritto internazionale e quindi col completo ritiro delle truppe russe, delle formazioni militari, compresa la Flotta del Mar Nero e il ritiro tutte le forze mercenarie e paramilitari da tutto il territorio dentro i confini riconosciuti internazionalmente”, ha sottolineato il presidente ucraino alludendo evidentemente alla Crimea.

Zelensky ha poi rincarato la dose sostenendo che l’invasione della russia “ha messo l’Onu in una situazione di stallo” in quanto nonostante da un lato abbia “riconosciuto la Russia come unico responsabile” nelle sue risoluzioni” dall’altro “non ha potuto fare nulla per bloccare la guerra, perché la Russia ha il suo potere di veto all’interno del Consiglio”.

“Purtroppo questo seggio al Consiglio di Sicurezza – ha aggiunto ancora- che la Russia occupa illegalmente è usato da bugiardi il cui lavoro è quello di coprire l’aggressione e il genocidio”, ha detto ancora il presidente ucraino dicendo che l’attuale sistema dell’Onu fa si che gli altri membri hanno meno potere di quelli che hanno il veto. In questi giorni nell’Assemblea Generale abbiamo sentito troppo spesso la parola ineguaglianza – ha continuato – ed è precisamente questa ineguaglianza che rende l’Onu inefficace”.
Zelensky ha deciso di lasciare l’aula del Consiglio di sicurezza prima dell’intervento di Lavrov, a sottolineare quanto poco ritenga sia utili o veritiere le parole di Mosca. In verità Lavrov non ha fatto altro che ribadire l’ormai nota retorica di Mosca. Secondo la tesi russa qualsiasi governo anti-russo a Kiev non è altro che un burattino degli Usa, suggerendo che gli Stati Uniti potrebbero “ordinare” a Volodymyr Zelensky di negoziare con Mosca. ha accusato la Nato, durante il suo intervento al Consiglio di sicurezza, di essersi rifiutata di impegnarsi nel dialogo che avrebbe potuto prevenire le tensioni in Europa.

La premier Giorgia Meloni ha partecipato questa mattina al dibattito al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, dove ha ascoltato gli interventi principali, tra cui quello del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha poi incontrato a margine. Al termine, riferisce una nota, la premier ha avuto una serie di incontri bilaterali.
Con il presidente del Ruanda, Paul Kagame, Meloni ha sottolineato il suo interesse ad approfondire la collaborazione tra le due nazioni, a partire dai settori dei biocarburanti e dell’innovazione. Il Kagame ha espresso il suo apprezzamento per il “cambio di paradigma” che il governo italiano ha adottato nei confronti dell’Africa, dimostrato anche in ambito europeo. I due leader hanno inoltre concordato di affrontare congiuntamente le sfide e le opportunità offerte dalle migrazioni, con approccio “ampio e cooperativo”. In questo contesto, riferisce la nota, si è parlato infine di collaborazione bilaterale in ambito di sicurezza cibernetica e innovazione tecnologica.

Nel corso del colloquio tra la premier e il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune è stata espressa “grande soddisfazione” per la solidità dei rapporti bilaterali, che spaziano in diversi ambiti economici, non solo energetico ma anche industriale. Si è parlato anche del tema delle migrazioni nel Mediterraneo, sul quale c’è “ottima sintonia” tra i due leader, che hanno prospettive condivise sull’Africa. La premier Meloni ha riferito anche del suo impegno in Europa, per attirare l’attenzione sulla necessità di un “nuovo approccio focalizzato allo sviluppo delle economie africane”. Con riferimento alle crisi nel Sahel, infine, i due leader hanno concordato di favorire un coinvolgimento europeo ed una “postura condivisa” per evitare ulteriori tensioni.

A margine dei lavori dell’Assemblea generale, Meloni ha avuto anche un colloquio con il primo ministro canadese Justin Trudeau. I due leader, riporta la nota, hanno affrontato il tema della collaborazione tra i due Paesi in ambito G7, alla luce della prossima Presidenza italiana e quella successiva, che sarà detenuta dal Canada. Entrambi hanno convenuto di “assicurare un buon coordinamento” nella gestione delle due presidenze. Da parte di Meloni sono state affrontate le priorità della Presidenza italiana, incentrate sul “continuo impegno a favore dell’Ucraina” rispetto alla guerra di aggressione, su una “maggiore attenzione” ai problemi dell’Africa e sulla ricerca di soluzioni che trasformino le crisi in opportunità di sviluppo. Infine, grande attenzione è stata posta sulle sfide dell’intelligenza artificiale, affinché questa diventi uno strumento al servizio dell’uomo, nel rispetto dei suoi principi etici.

Nel colloquio tra Meloni e il presidente del Malawi, Lazarus McCarthy Chakwera, il leader africano ha manifestato il proprio apprezzamento per “l’attenzione strategica” riservata all’Africa dal governo italiano. Chakwera ha anche espresso “profonda gratitudine” per i progetti di collaborazione allo sviluppo a favore del Malawi, soprattutto nel settore della sicurezza alimentare. Il leader del Malawi ha inoltre presentato le opportunità di investimento e di collaborazione in settori come l’agricoltura, il turismo e quello minerario. Meloni ha quindi sottolineato come gli investimenti allo sviluppo offrano un’opportunità per le nazioni europee. La premier ha infine incontrato il presidente del Coi (Comitato Olimpico Internazionale) Thomas Bach, con il quale ha discusso dei preparativi per le Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026.