Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha affermato che il momento storico richiede particolare attenzione “indirizzando le risorse disponibili sui settori in cui c’è più bisogno. Intanto il disegno approda in Parlamento, con tutte le limature dell’ultimo minuto da Opzione donna alla tassa sugli extraprofitti.

di Mario Tosetti

Il Governo è impegnato a “indirizzare le risorse laddove c’è maggior bisogno”, si è espresso così il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. ì “Dalla scorsa estate c’è un elevato livello d’incertezza che sembra propagarsi anche nella seconda parte dell’anno”, ha continuato Giorgetti aggiungendo, “Non è una caratteristica solo dell’economia italiana, ma anche di quella europea e globale”. Pertanto, secondo il titolare del dicastero del Mef il Governo sta cercando di “evitare l’impatto dell’inflazione sulla vita delle imprese e delle famiglie più fragili. E’ un approccio  che richiede di operare con la massima attenzione indirizzando le risorse disponibili sui settori in cui c’è maggiore bisogno. Il disegno di legge di bilancio è un provvedimento importante, prudente, responsabile e coraggioso”.

Secondo il ministro dell’Economia in sostanza “nonostante il difficile momento congiunturale la legge di bilancio introduce anche l’avvio di alcuni provvedimenti programmatici che il governo intende attuare. Le famiglie potranno contare su una serie di interventi. Questo accento di politica per la famiglia rappresenta una novità”. Tra le misure che riguardano la famiglia sono previsti “una serie di interventi che prevedono il rafforzamento della riduzione del cuneo fiscale e la riduzione dell’iva su alcuni prodotti, un sostanzioso aumento dell’assegno unico universale”. Nella legge di bilancio sono previste anche “agevolazione delle assunzioni a tempo indeterminato per le donne e per i soggetti di età inferiore ai 36 anni e per i percettori del reddito di cittadinanza, la proroga delle agevolazioni per la casa per i giovani”.

Il nuovo pacchetto di misure, in esame al Parlamento, prevede interventi trasversali dal caro energie alle misure fiscali, dalle infrastrutture alla giustizia, dalle pensioni alla sanità. La manovra è suddivisa in 16 capitoli e 156 articoli e comprende anche gli aggiustamenti in relazione a misure discusse fino all’ultimo giorno quali Opzione donna e la tassa sugli extraprofitti.

Per Opzione donna è prevista la proroga per il 2023 con un obbligo di anzianità contributiva di almeno 35 anni e un innalzamento dell’età di uscita a 60 anni e legata al numero dei figli. E’ stata, quindi, mantenuta la disciplina che prevede la riduzione di un anno di età per ogni figlio, fino al massimo di due. La norma riconosce il beneficio al ricorrere di determinate condizioni: donne che assistono coniuge o parente con handicap; hanno una invalidità civile, superiore o uguale al 74%; sono lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese con aperto un tavoli di crisi. Per queste ultime, la riduzione a 58 anni è a prescindere dai figli.

Sono previsti tagli su intercettazioni e carceri ed è stata cancellata Investitalia

In arrivo tagli su intercettazioni e carceri, dal 2023 le spese di giustizia per le intercettazioni e comunicazioni, si legge nella bozza, sono ridotte di 1,57 milioni di euro all’anno. Sparisce inoltre InvestItalia, la cabina di regia a Palazzo Chigi sugli investimenti pubblici e privati creata dal governo Conte I. Sono previsti, poi, alcuni interventi di razionalizzazione relativi all’Agenzia delle Entrate.

Nell’ultima bozza della manovra è inserito un miliardo per il comparto pubblico da destinare, in attesa del rinnovo del contratto, ad una una tantum per i dipendenti statali nel 2023 e l’indennità a cui avranno diritto i lavoratori è pari all’1,5% dello stipendio per le 13 mensilità. Per le pensioni si ribadisce che la rivalutazione delle pensioni per ‘fasce’ garantirà risparmi nel 2023 di 2,1 miliardi al netto degli effetti fiscali.

La tassa sugli extraprofitti diventa per il 2023 un “contributo di solidarietà” in linea con il regolamento Ue che autorizza un intervento di emergenza contro il caro energia. La bozza della manovra prevede un prelievo temporaneo per i soggetti che in Italia producono, importano o vendono energia elettrica e gas e producono, importano, distribuiscono o vendono prodotti petroliferi. Il contributo è del 50% sul reddito 2022 che eccede per almeno il 10% la media dei redditi 2018-21; con il limite del 25% del patrimonio netto al primo gennaio 2022. Sono interessate 7mila aziende con un incasso, come anticipato dall’ANSA, di 2,56 mld.

Nasce un nuovo “Fondo per il contrasto al consumo di suolo”, finanziato con 10 milioni di euro nel 2023, 20 milioni nel 2024, 30 milioni di euro nel 2025 e 50 milioni di euro all’anno nel biennio 2026-2027.