Il bollettino statistico Consob si riferisce al 2022, il saldo positivo del +5% è spiegato grazie alla crescita del numero delle piccole, piccolissime e medie imprese (+16) ammesse sull’ Egm (Euronext Growth Milan)
di Mario Tosetti
Una vera e propria fotografia di Piazza Affari, la troviamo nel bollettino statistico 2022 diffuso dalla Consob. In particolare emerge il quadro di un forte calo della capitalizzazione della Borsa di Milano rispetto al Pil, frenano gli investimenti in azioni mentre aumentano quelli in obbligazioni.
Per quanto riguarda il valore di mercato della borsa di Milano, “la flessione dei prezzi dei titoli azionari ha depresso la capitalizzazione complessiva delle società italiane quotate, che al 31 dicembre scorso era scesa del 18,6% su base annua”.
Rispetto al Pil, la capitalizzazione di Borsa si è ridotta in particolare dal 33% di fine 2021 al 25% di fine 2022.
Inoltre, il Mercato telematico azionario (Mta) ha registrato ben 9 uscite di società quotate anche se complessivamente il numero delle stesse è salito da 407 a 412.
Il Saldo positivo del + 5% secondo l’analisi della Consob è dovuto alla crescita del numero delle piccole, piccolissime e medie imprese (+16) ammesse sull’ Egm (Euronext Growth Milan), il mercato non regolamentato dedicato alle Pmi. La Consob ha riportato, in riferimento al miglioramento della redditività delle quotate, che gli utili relativi al 2022 delle imprese non finanziarie hanno messo a segno una forte crescita, pari a “ben il 123% a 28,2 miliardi di euro per le quotate su Mta e del 52% a 591 milioni per l’Egm”.
In forte crescita su base annua, ovvero rispetto al 2021, anche gli utili delle banche (15,3 miliardi di euro, +55%), mentre i profitti delle assicurazioni sono scesi del 3% a 6,1 miliardi), riportando una flessione pari a -20% nel caso delle altre società finanziarie, a quota 0,8 miliardi.
Per quanto riguarda il mercato immobiliare nel 2022 dal il bollettino statistico Consob mostra una leggera ripresa, anche se non raggiunge il libello di fine 2021.
In generale, comunque, quello che è emerge è una situazione economica incerta, su cui continua a pesare la guerra in Ucraina, l’impennata dell’inflazione e i rincari energetiche oltre che risente della politica di innalzamento dei tassi introdotta dalla Bce.
(Associated Medias)- Tutti i diritti sono riservati