Dure le reazioni del Fronte del Polisario e dell’Algeria. Ma la svolta di Parigi potrebbe aiutare a superare lo stallo che affligge il processo di pace avviato nel 1991 dalle Nazioni Unite con la promessa di un referendum. L’ex colonia spagnola poi annessa da Rabat è ricco di fosfati e altre risorse minerarie

 

In una lettera indirizzata al  re del Marocco, Mohammed VI, il presidente francese, Emmanuel Macron, ha annunciato ufficialmente il pieno appoggio di Parigi al piano da lui varato nel 2007 per il Sahara Occidentale, che prevede per il territorio storicamente conteso con l’Algeria una autonomia controllata sotto la sovranità del regno malakita. Una vera e propria svolta, che scandisce un radicale cambio di posizione della Francia su questa querelle, ampliando la lista dei paesi schierati con Rabat e aprendo alla possibilità del superamento dello stallo in cui versa il processo di pace a suo tempo messo in moto dalle Nazioni Unite. Macron ha definito il progetto “unica base” per risolvere il conflitto, sottolineando che “la Francia intende agire sia a livello nazionale che internazionale coerentemente con questa posizione “, che costituisce “l’unica base per raggiungere una soluzione politica giusta, sostenibile e negoziata, in conformità con le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Onu”.

Immediata la reazione del Fronte del Polisario che dal 1973, dopo essersi autoproclamato unico e legittimo rappresentante del popolo Saharawi, si batte per l’indipendenza della regione e che ha perso un altro super alleato dopo le defezioni, registrate negli ultimi anni, di Stati Uniti, Israele e Spagna e altri paesi europei e africani. Il suo leader Mohammed Sidati ha accusato Parigi di violazione del diritto internazionale, annunciando, che il Fronte continuerà a combattere per il riconoscimento della Repubblica Democratica Araba. Anche l’Algeria non ha tardato a stigmatizzare il cambio di passo di Parigi, definendo l’iniziativa francese il risultato di un dubbio calcolo politico e interpretazioni legali che non sono né supportate né giustificate”.

Scheda

Il Sahara Occidentale, territorio che occupa un’ampia area desertica costiera atlantica ( 252.120 km quadrati) dell’Africa nord-occidentale, ricca di riserve di fosfati, è un’ex  colonia spagnola, che fu annessa dal Marocco nel 1975. Da allora è stata al centro di una lunga disputa territoriale con il Fronte Polisario, mediata a partire dal 1991 dall’Onu che promise di organizzare un referendum sull’indipendenza che non ha mai avuto luogo. Una fascia cuscinetto, o “berm”, con mine antiuomo e fortificazioni, si estende per tutta la lunghezza del territorio separando la zona amministrata dal Marocco dall’area controllata dal Fronte Polisario.

 

 

 

 

 

 

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