L’imminente tornata elettorale per le presidenziali negli Stati Uniti potrebbe essere la più costosa di sempre. Secondo OpenSecrets, gruppo di controllo dei finanziamenti politici, le spese sostenute da gruppi di supporto indipendenti hanno già raggiunto i 318 milioni di dollari, sei volte di più del 2020 nello stesso punto della campagna

di Corinna Pindaro

Il percorso elettorale verso le presidenziali americane potrebbe battere tutti i record di spesa. Lo rileva il gruppo di sorveglianza OpenSecrets, che ha esaminato i report finanziari delle campagne condotte dai principali aspiranti alla presidenza. Le spese sostenute non direttamente dai candidati bensì dai gruppi esterni che li sostengono, noti come “outside spending”, hanno già superato la cifra di 318 milioni di dollari. Questo importo è sei volte maggiore rispetto a quello speso nello stesso periodo della campagna elettorale del 2020.

OpenSecrets ha tracciato i finanziamenti ricevuti dai vari candidati dal primo gennaio 2023 al 14 gennaio 2024. Il trend in atto, se confermato, potrebbe tradursi nel prossimo nel record per le elezioni presidenziali con le campagne più costose di sempre. AdImpact, società di analisi, prevede che le spese pubblicitarie totali per queste elezioni raggiungano un importo di 10,2 miliardi di dollari, con un incremento del 13% rispetto al ciclo elettorale del 2020.

Grande parte dell’”outside spending” è stato ad oggi destinato alle primarie Repubblicane. L’ex presidente Donald Trump ha già vinto la prima fase in Iowa. Di grande rilievo, come negli ultimi anni, è il ruolo dei “Super PAC” (Political Action Committees), organizzazioni con lo scopo di raccogliere denaro per sostenere determinati candidati. Può provenire tanto da singoli individui quanto da aziende e altre entità.

Al momento, a capo della lista per quanto riguarda le spese, troviamo l’SFA Fund, con un contributo di 68,1 milioni di dollari alla campagna delle primarie di Nikki Haley, ex governatrice del South Carolina. Al secondo posto c’è la Make America Great Again Inc, che appoggia Donald Trump, con 47,9 milioni di dollari. Al terzo posto si piazza un altro sostenitore di Nikki Haley, la Americans for Prosperity Action, un Super PAC conservatore guidato dal miliardario Charles Koch, con 47,5 milioni.

Ron DeSantis, governatore della Florida, in lotta con Haley per la nomination al posto di Trump, ha ricevuto 37,8 milioni di dollari dal super Pac Never Back Down. Tuttavia, DeSantis risulta essere il candidato repubblicano più bersagliato, con oltre 47 milioni di dollari spesi per ostacolare la sua candidatura.

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