Dopo le polemiche per il mancato rinnovo dei vertici del Museo della Liberazione il ministro della Cultura è intervenuto promettendo che presto saranno nominati i nuovi vertici. Al contempo Sangiuliano ha rilevato che in passato, in occasione di un vuoto amministrativo nel museo, nessuno avesse protestato

di Corinna Pindaro

Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha risposto alle preoccupazioni del Museo Storico della Liberazione di Roma riguardo al mancato rinnovo della sua governance, promettendo che presto verranno nominati nuovi membri autorevoli dell’amministrazione del museo. Sangiuliano rileva che il museo è rimasto aperto grazie alla volontà del comitato direttivo e del presidente uscente, nonostante la mancanza di un rappresentante legale.

In seguito alle proteste del Museo Storico della Liberazione di Roma per il mancato rinnovo dei vertici da parte del Ministero della Cultura, il Ministro Gennaro Sangiuliano ha risposto promettendo che l’amministrazione del museo sarà presto nelle mani di rispettati accademici e studiosi della Resistenza e dell’antifascismo.

Sangiuliano ha precisato che le future nomine non rappresenteranno un semplice rinnovo delle posizioni attuali. Ha inoltre espresso sorpresa per il fatto che in passato, quando l’organizzazione ha vissuto un lungo periodo di vuoto amministrativo, nessuno abbia protestato.

Il Ministro ha inoltre osservato che il Comune di Roma non ha ancora nominato il rappresentante previsto. Tuttavia, ha assicurato che entro la prossima settimana verrà stabilita la nuova governance del museo.

Attualmente, nonostante l’assenza di un rappresentante legale, il Museo Storico della Liberazione di Roma continua a rimanere aperto grazie alla determinazione del suo presidente uscente e del comitato direttivo. Il museo si è impegnato a mantenere aperte le sue porte a turisti e studenti, come sempre ha fatto.

Il ritardo nella nomina di un rappresentante legale da parte del Ministero della Cultura ha portato il comitato direttivo a esprimere la propria frustrazione in un comunicato stampa molto critico, che ha avuto un ampio eco. Queste critiche potrebbero aver spinto il Ministro a rispondere e a garantire il futuro del museo.

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