La rivista Politico.eu ha nominato Giorgia Meloni, la premier italiana, come la figura politica più concreta in Europa, superando leader europei di rilievo nella sua categoria. L’aumento del suo peso politico nell’UE è stato una sorpresa per molti

di Corinna Pindaro

Politico.eu, l’importante pubblicazione americana con una forte presenza in Europa, ha riconosciuto recentemente Giorgia Meloni, il primo ministro italiano, tra le 28 persone più influenti d’Europa come la figura politica più concreta. La classifica annuale di Politico assegna riconoscimenti a vari capi di stato in tre categorie: concretezza, trasgressività e visionarietà. Tra questi, troviamo figure di spicco come Donald Tusk, Elvira Nabiullina e Volodymyr Zelenskyy.

Nella sua categoria,  Meloni ha ottenuto un riconoscimento più alto di colleghi politici di rilievo come Ursula von der Leyen, Emmanuel Macron, Andriy Yermak, Recep Tayyip Erdoan, e anche Marine Le Pen e Christine Lagarde. Questo riconoscimento indica un forte apprezzamento per l’approccio politico concreto di Meloni.

Politico.eu si riferisce a Meloni come “Il Camaleonte”, citando la sua ascesa alla presidenza italiana come una sorpresa non solo per i suoi colleghi italiani, ma anche per le forze politiche in tutto il mondo. L’elezione di un esponente di un partito post-fascista ha infatti suscitato preoccupazioni in tutta Europa, distorcendo le aspettative tradizionali.

Il cammino politico della Meloni ha notevolmente disorientato i pronostici iniziali: invece di allentare il sostegno all’Ucraina e annullare le sanzioni contro la Russia, come temuto da molti, Meloni ha dimostrato una guida decisa e ha conseguentemente costruito un significativo sostegno tra i suoi elettori.

Inoltre, la premier ha fatto mosse decise verso modifiche costituzionali che potrebbero ampliare i poteri del primo ministro, operazione che offre ulteriore prova del suo stile politico decisamente pratico. Nonostante le critiche, Meloni continua a promuovere politiche audaci che deliberatamente mirano a rafforzare la sua base di estrema destra.

Le sorprese più grandi, comunque, sono arrivate dalla politica estera. Mentre in precedenza chiedeva all’Italia di abbandonare l’euro e prendeva di mira ripetutamente “i burocrati di Bruxelles”, la Meloni di oggi sembra essere in buoni rapporti con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Il prossimo anno elettorale sarà cruciale per Meloni, che è anche presidente dei Conservatori e Riformisti europei a livello europeo, famiglia politica che comprende i nazionalisti polacchi di Diritto e Giustizia e i Democratici svedesi di estrema destra. Con gli elettori di tutta l’UE alle urne a giugno e Fratelli d’Italia di Meloni che appaiono più forti che mai, non è un segreto che anche il Partito Popolare europeo di centrodestra abbia corteggiato la leader italiana, forse con un occhio a un possibile pareggio post-elettorale che potrebbe ridisegnare il panorama politico europeo.

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