L’intesa consentirà il rilascio di altri 20 ostaggi israeliani (10 per ogni giorno aggiuntivo di cessate il fuoco) in cambio di 60 detenuti palestinesi nel solito rapporto di 1 a 3

di Corinna Pindaro

L’accordo di tregua tra Hamas ed Israele è stato esteso per un ulteriore periodo di 48 ore. Lo aveva già annunciato come il  portavoce del ministro degli Esteri del Qatar, Majed al Ansari. L’intesa consentirà il rilascio di altri 20 ostaggi israeliani (10 per ogni giorno aggiuntivo di cessate il fuoco) in cambio di 60 detenuti palestinesi nel solito rapporto di 1 a 3.  L’accordo potrebbe riproporre le clausole del patto precedente, come l’invio di aiuto umanitario a Gaza, il divieto di sorvoli di droni israeliani sulla zona e il mantenimento della pace.

I mediatori dal Qatar e dall’Egitto sono a lavoro sulla lista degli ostaggi che saranno liberati. Questa volta dovrebbe includere gli uomini anziani, che si spera verranno rilasciati insieme a donne e bambini. Hamas, in ogni caso, ha respinto l’idea di liberare uomini non anziani, anche se molti di loro sono civili.

Ad ogni modo a conclusione del quarto giorno di cessate-il-fuoco ed eventuale rilascio di ostaggi, sono stati liberati 11 prigionieri israeliani  9 bambini e 2 madri, tutti del kibbutz di Nir Oz in cambio della scarcerazione di 30 minori e tre donne palestinesi: tra queste Yasmin Shaaban e Etaf Jaradat, entrambe di Jenin, e Nufouth Hamad, del quartiere di Sheikh Jaarh a Gerusalemme est. Assieme agli ostaggi israeliani Hamas ha liberato anche 6 cittadini thailandesi.

Nell’intera questione in Medio Oriente è intervenuta anche la diplomazia cinese; il ministro degli Esteri cinese Wang Yi andrà a New York più tardi in settimana per presiedere un incontro del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

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