I primi ostaggi israeliani sono stati liberati secondo l’accordo di tregua tra Israele e Hamas, mediato dal Qatar. Israele ha rispettato la propria parte del patto, liberando 39 donne e minori precedentemente detenuti, nonché 12 prigionieri thailandesi. I liberati sono stati affidati ai servizi di sicurezza interni dello Stato ebraico dopo essere stati portati al sicuro dalla Croce Rossa. Inoltre, sono previsti ulteriori rilasci di 30 donne e minori detenuti in Israele

di Mario Tosetti

I primi 13 ostaggi israeliani sono stati liberati e successivamente consegnati alla Croce Rossa e ai servizi di sicurezza dello Stato ebraico, in attuazione dell’accordo di cessate-il-fuoco stabilito il 24 novembre. Questo prevede uno scambio di prigionieri tra Hamas e Israele. Il Qatar, in qualità di mediatore, ha annunciato che Israele ha rispettato la promessa di liberare 39 donne e minori detenuti.

Nel corso della giornata, sono stati rilasciati negli Stati di Gaza anche 12 prigionieri di origine thailandese, e ulteriori 13 ostaggi, come previsto dal patto. Tra questi ultimi, 12 persone erano state catturate il 7 ottobre dal kibbutz di Nir Oz, dove, durante gli assalti, erano stati presi in ostaggio 75 individui, tra cui 13 bambini.

I prigionieri sono stati condotti attraverso il valico di Nitzana dalla Croce Rossa ed affidati allo Shin Bet, i servizi di sicurezza interni israeliani. Da fonti della Croce Rossa viene confermato che le condizioni di salute dei liberati sono ottime. Ora, il loro viaggio dovrebbe proseguire verso il valico di Kerem Shalom per poi giungere in Israele.

Inoltre, è previsto a breve il rilascio di altre 30 donne e minori detenuti in Israele. Tuttavia, si prevede che anche il confine settentrionale di Israele sospenderà le attività belliche a seguito di scontri con Hezbollah. L’accordo di scambio si estende per 4 giorni durante i quali 50 ostaggi e 150 prigionieri palestinesi saranno liberati.

Hamas ha confermato la cessazione delle attività militari per quattro giorni. Una fonte egiziana ha detto che una delegazione della sicurezza del paese sarà presente a Gerusalemme e a Ramallah per garantire il rispetto dei patti. Alcuni funzionari di sicurezza israeliani saranno al valico di frontiera di Rafah insieme alla Croce Rossa. Il rilascio avverrà in segreto e lontano dalla stampa.

Prima che entrasse in vigore la tregua si è consumato un raid condotto dall’esercito israeliano all’interno dell’ospedale indonesiano. Questo, nonostante le sirene di allarme anti-razzo e la richiesta di cessare le ostilità per i prossimi quattro giorni. Secondo le dichiarazioni, le forze di sicurezza egiziane garantiranno il rispetto degli accordi a Gerusalemme e Ramallah.

(Associated Medias)- Tutti i diritti sono riservati