La proposta non è ancora stata accettata formalmente ma a fronte di quanti temono che l’ospedale si trasformi in un obitorio Israele ha risposto che la struttura non è sotto assedio. Dalla Casa Bianca giungono notizie circa i negoziati tra Hamas e Israele per il rilascio degli ostaggi

di Mario Tosetti

Mohammad Abu Salmiya, direttore dell’ospedale Al-Shifa di Gaza, ha comunicato che il personale e i pazienti dell’ospedale sono pronti ad abbandonare il posto se Israele lo permetterà. Lo ha detto attraverso i microfoni di Radio Ashams a Nazareth, e ha rapidamente raggiunto le testate giornalistiche israeliane. Attualmente l’ospedale ospita oltre 700 pazienti, tra cui persone in dialisi e feriti, e ha dovuto fare i conti con tre decessi così come altri quattro causati dalla mancanza di ossigeno.

L’ospedale Al Shifa sta inoltre affrontando una crisi elettrica. A seguito di un blackout, l’ospedale è rimasto senza energia elettrica e connessione Internet. La mancanza di potere ha compromesso il funzionamento del reparto di terapia intensiva neonatale, causando la morte di due bambini prematuri. C’è la preoccupazione che altri 37 neonati siano a rischio.

Il vice ministro della Salute di Hamas ha dichiarato che un attacco israeliano ha distrutto un’ala dell’ospedale Shifa dedicata alle malattie cardiache. In risposta, Medici Senza Frontiere ha espresso timori che “questi ospedali diventino obitori.” Pur non accettando formalmente la proposta del direttore l’esercito israeliano ha espressamente  negato che l’ospedale Al-Shifa sia sotto assedio.

Sembra muoversi qualcosa anche in relazione alla negoziazione tra Hamas e Israele riguardo al rilascio di ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre. Sia NBC che un funzionario dell’amministrazione Biden hanno rivelato che è in fase di discussione un accordo secondo il quale circa 80 donne e bambini israeliani sarebbero pronti ad essere scambiati con donne e adolescenti palestinesi detenuti in Israele. Questo accordo è tuttavia ancora in fase embrionale e non confermato ufficialmente da nessuna delle parti.

Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha espresso il suo disaccordo con un cessate il fuoco immediato tra Israele e Hamas a Gaza, sostenendo che ciò potrebbe dare a quest’ultimo la possibilità di ottenere nuovi missili. “Ammetto tranquillamente che non penso che gli appelli per un immediato cessate il fuoco o per una lunga pausa (nei combattimenti), che sono poi più o meno la stessa cosa, siano giusti. Perché questosignificherebbe per Israele lasciare a Hamas la possibilità di rimpiazzare o di ottenere nuovi missili“, ha dichiarato il cancelliere socialdemocratico, intervenendo a un dibattito politico regionale a Francoforte.

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