Il presidente Usa è in missione a Tel Aviv e assicura di credere alla versione di Israele secondo cui il razzo che ha colpito l’ospedale anglicano di Gaza, causando la morte di centinaia di persone,  sarebbe  opera della Jihad islamica palestinese. Intanto si susseguono le manifestazioni a sostegno della Palestina e il ministero degli Esteri israeliano ha diramato la massima allerta

di Corinna Pindaro

Il presidente americano, Joe Biden, è atterrato questa mattina a Tel Aviv in missione diplomatica tracorsi undici giorni dall’assalto terroristico di Hamas e il giorno dopo la strage  all’Al-Ahli Arabi Baptist Hospital di Gaza. Arrivato all’aeroporto Biden è stato accolto dall’ex primo ministro di Israele Ben Gurion, dal premier Benjamin Netanyahu e dal presidente Isaac Herzog.

In occasione della conferenza stampa congiunta, accanto a Netanyahu, Biden ha affermato: “L’America è in lutto e piange con voi per il drammatico attacco subito. Hamas ha compiuto compiuto orrori che al paragone quelli dell’Isis appaiono più ragionevoli, e quel gruppo terroristico non rappresenta il popolo palestinese, ha sempre portato sofferenza”. Il presidente Usa ha quindi ribadito il sostegno e la solidarietà degli Usa a Israele. “Gli Stati Uniti daranno a Israele ciò che è necessario per difendersi: il coraggio del popolo israeliano è stato sbalorditivo”, ha aggiunto.

Il presidente americano ha inoltre espresso sicurezza in merito alla veridicità della versione di Israele per quanto riguarda l’attacco all’ospedale di Gaza. “Sono profondamente rattristato e indignato per l’esplosione avvenuta ieri all’ospedale di Gaza. In base a quello che ho visto, sembra che sia stato fatta dall’altra parte, non da voi. Ma ci sono molte persone là fuori che non ne sono sicure, quindi dobbiamo superare molte cose”, ha detto Biden. Alla domanda rivolta dai cronisti su cosa lo rendesse così sicuro ha risposto: “I  dati che mi sono stati fatti vedere dal mio dipartimento della Difesa”. In particolare sembra che gli Stati Uniti abbiano fornito una valutazione indipendente secondo cui è stato un razzo del gruppo palestinese della Jihad islamica a fare cilecca e a colpire l’ospedale di Gaza.

“Il 7 ottobre in proporzione è come venti volte l’11 settembre”, ha esordito il premier Netanyahu che ha ringraziato gli Usa e Biden per il sostegno dimostrato a Israele. “Abbiamo visto il vostro sostegno ogni giorno. Un chiaro messaggio ai nostri nemici. Il mondo l’ha visto in modo chiaro. La tua visita qui è la prima di un presidente Usa in Israele in tempo di guerra”.Dopo la conferenza stampa Biden ha partecipato a una riunione del gabinetto di guerra israeliano e ha incontrato le famiglie dei cittadini presi in ostaggio da Hamas.

Nel frattempo, in Medio oriente imperversano le proteste delle comunità arabe contro l’attacco all’ospedale e in generale contro i bombardamenti sulla Striscia di Gaza. Il ministero degli Esteri israeliano ha disposto l’evacuazione dello staff delle ambasciate in Marocco e in Egitto e diramato uno stato di allerta rivolto a tutte le ambasciate israeliane nel mondo.

L’attacco all’ospedale anglicano ha rappresentato un evento culmine, e le versioni su chi sia stato l’autore dell’ecatombe in cui cui hanno perso la vita centinaia di persone sono diametralmente opposte. L’ospedale è stato bombardato senza preavviso, al suo interno avevano trovato rifugio molte persone e tra le vittime ci sono numerosi bambini. Per Hamas la responsabilità è di Israele, mentre Israele sostiene che l’esplosione è legata al dal lancio fallito di un missile da parte della Jihad islamica palestinese e che dispone di prove audio e tecnologiche a sostegno di tale ricostruzione.

Secondo il ministero della Sanità palestinese, gestito da Hamas, sarebbe salito ad almeno 3.478 morti e oltre 12mila feriti il bilancio delle vittime dagli attacchi dell’esercito israeliano sulla Striscia di Gaza dall’inizio dei combattimenti. Anche per questo parlando questa mattina da Pechino il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, ha chiesto “un immediato cessate il fuoco per scopi umanitari»”, considerato che il conflitto tra Israele e Hamas e Israele sta “colpendo civili con pesanti conseguenze” come dimostra anche l’attacco all’ospedale, del quale Guterres si è detto sconvolto. Il capo dell’Onu ha chiesto esplicitamente alle autorità israeliane di astenersi dall’infliggere una “punizione collettiva del popolo palestinese. Troppe vite umane e il destino dell’intera regione sono in gioco” .

Qualche ora dopo sembra essere arrivata una prima parziale risposta da parte di Israele. L’esercito ha annunciato di voler costituire nel sud della Striscia “una zona umanitaria”, dove saranno forniti gli aiuti umanitari internazionali e ha invitato i civili a trasferirsi in quella zona. L’esercito israeliano ha fatto sapere al contempo di aver ucciso negli ultimi attacchi sulla Striscia due alti dirigenti di Hamas: il primo sarebbe Muhammad Awdallah, comandante del sistema anti missili tank della Brigata Gaza City; il secondo Akram Hijazi della Forza navale di Hamas, responsabile per aver diretto attacchi terroristici su Israele da Gaza.

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