Il 16 ottobre sul tavolo del Consiglio dei ministri approderà il Documento programmatico di bilancio ma la premier ha sottolineato quanto la guerra in Medio Oriente riduca ulteriormente i margini della manovra, che già si muoveva con risorse scarse

di Corinna Pindaro

Il governo Meloni si prepara a presentare la nuova legge di Bilancio, il clima è collaborativo. Lo ha assicurato una nota di Palazzo Chigi in cui si sottolinea come la maggioranza sia “determinata” a portare avanti gli obiettivi principali quali “redditi e pensioni medio bassi, sulla famiglia e sulla sanità, in continuità con il lavoro portato avanti dal governo fin dalla precedente legge di Bilancio”.

A tal proposito il doppio vertice notturno (con i leader di partito e i capigruppo di maggioranza) è durato circa tre ore. Al termine dell’incontro il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha fatto una relazione sull’impostazione della legge di bilancio:ci sarà il taglio del cuneo, misure per la famiglia e per la sanità. Probabili anche ulteriori interventi, ma prima è necessario che si proceda al confronto delle coperture.

Da Palazzo Chigi è emersa preoccupazione per il conflitto in Medio Oriente e le possibili conseguenze. Se le risorse per la Manovra apparivano già scarse il rischio che i margini si riducano ulteriormente si fa sempre più concreto. In questo contesto si inserisce l’appello di Giorgia Meloni che ha invitato il suo partito e gli alleati a ridurre il più possibile gli emendamenti.

Intanto per il 16 ottobre sul tavolo del Consiglio dei ministri approderà il Documento programmatico di bilancio, che va inviato a Bruxelles, un primo giro di tavolo sulla legge di bilancio. E’ probabile che in questo documento saranno inserite le norme della global minimum tax. La nuova imposta per i gruppi multinazionali di imprese, che scatterà dal primo gennaio in attuazione di una direttiva europea, potrebbe garantire un gettito stimato intorno ai 2-3 miliardi.

Per il resto Camera  e Senato hanno approvato la risoluzione di maggioranza con cui si è dato il disco verde alla Nadef. “La Camera impegna il governo a conseguire i saldi programmatici del bilancio dello Stato e quelli di finanza pubblica in termini di indebitamento netto/PIL, nonché il rapporto programmatico debito/PIL, nei termini e nel periodo di riferimento indicati nella Nadef 2023 e nella relazione ad essa allegata”. Si legge nel verbale di approvazione. Approvata, inoltre, da Cemera e Senato la risoluzione di maggioranza relativa allo scostamento di bilancio.

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