Un’agenda fitta di appuntamenti quella del presidente brasiliano Lula in visita a Roma. L’biettivo della visita è senz’altro rinsaldare i rapporti tra l’Italia e il Brasile, definiti dal presidente Lula “due Paesi fratelli”

di Emilia Morelli

Il presidente brasiliano Luis Inacio Lula da Silva è in visita istituzionale in Italia. Lula ha un agenda fitta di impegni: ha incontrato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Papa, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. L’obiettivo della visita è palese, se è pur vero che negli ultimi anni Italia e Brasile hanno continuato a intrattenere rapporti commerciali è indicativo il fatto che un capo di Stato brasiliano manchi dall’Italia dal 2015.

In mattinata Lula è stato accolto al Quirinale dal presidente della Repubblica. Il colloquio tra i due presidenti è stato inerente al rafforzamento delle relazioni tra i due Paesi e sull’accordo tra Ue e Mercosur. “Agiremo per avvicinare le nostre università e ampliare gli scambi commerciali tra i nostri Paesi” ha poi scritto Lula sui suoi canali social.

“Pres0idente, la sua presenza a Roma è un onore per la Repubblica italiana e per me è un piacere dare il benvenuto qui al Quirinale a lei e al seguito che l’accompagna. Lei ha incontrato qui al Quirinale due miei predecessori e sono molto lieto che lei torni al Quirinale da presidente del Brasile. Esprimo tutta la stima e l’apprezzamento per la sua difesa della democrazia e del Parlamento. Un assalto al Parlamento nel tentativo di sovvertire i risultati elettorali, momento di democrazia molto importante. La sua presenza qui è l’occasione per ribadire ancora una volta la vicinanza e l’amicizia che lega il Brasile e l’Italia e la volontà di accrescere la nostra collaborazione sotto ogni profilo” ha commentato il presidente Mattarella.

Quello del pomeriggio con il Papa è stato un incontro dai toni calorosi, il Pontefice e il presidente brasiliano si sono salutati con un abbraccio prima di ritirarsi per un incontro privato. Sembra che Lula abbia invitato Papa Francesco a partecipare in Brasile alla festa per la Madonna di Nazareth che si svolgerà a Belém-Pará (Stato che comprende buona parte della foresta amazzonica) nel mese di ottobre. Da parte sua il Pontefice a donato al presidente Lula una fusione in bronzo intitolata “La pace è un fiore fragile”.

“Ringrazio Papa Francesco per l’udienza in Vaticano e per la bella conversazione sulla pace nel mondo” scritto in post su twitter Lula dopo l’incontro durato 45 minuti.

Prima di incontrare la premier Giorgia Meloni Lula  ha dichiarato espressamente che l’incontro servisse a conoscersi meglio evidenziando che i legami tra Brasile e Italia sono forti e radicati.  “Siamo il Paese con più italiani, secondo solo all’Italia stessa. Abbiamo 30 milioni di discendenti italiani. Sono in ottimi rapporti con il vostro movimento sindacale, con gli intellettuali, le imprese. Avremo colloqui molto produttivi con le autorità di Roma, perché le nostre relazioni economiche sono al di sotto del loro potenziale e dobbiamo lavorare sodo per creare un rapporto all’altezza delle nostre economie”, ha fatto sapere il presidente brasiliano.

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva.

Infine, Lula è stato ricevuto al Campidoglio dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. “Poter incontrare Lula da presidente del Brasile è un sogno. Lui ama questa cittàe l’Italia. La candidatura di Roma all’Expo sarà considerata e valutata con attenzione dal Brasile, poi vedremo”, ha detto Gualtieri.

Interpellato sui temi affrontati il sindaco Gualtieri ha chiarito che si è parlato anche di Expo 2030: “Abbiamo parlato della candidatura di Roma a Expo 2030 che sarà considerata con grande attenzione”. E della guerra in Ucraina: “È terribile per l’Europa e il mondo, Lula è impegnato in uno sforzo diplomatico per una risoluzione pacifica del conflitto e ne abbiamo parlato”, ha assicurato Gualtieri.
Dal canto suo il presidente Lula si è detto “veramente felice quando Gualtieri è diventato sindaco di Roma. Lo considero un amico che in un momento di grande difficoltà mi ha dato tutta la sua solidarietà, mi è venuto anche a trovare in Brasile. Gli auguro di poter fare un’ottima gestione della città”.
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