Firenze – Ferragamo cresce anche in quarantena. Il gruppo toscano ha messo a segno in questi giorni di pausa forzata un’acquisizione che le consente di rafforzare il controllo sulla catena di fornitura, una strategia di consolidamento delle attività produttive della filiera interna che anche tante altre case di moda stanno portando avanti. La maison fiorentina nelle settimane scorse ha infatti sottoscritto un accordo per acquisire il 100% di Arts srl, azienda di Scandicci (Firenze) appartenente ad un altro ramo della famiglia specializzata nella prototipia, industrializzazione, controllo qualità e monitoraggio della rete dei fornitori di scarpe da uomo.

Questa azienda, piccola ma fondamentale per mantenere alta la produzione del segmento delle scarpe da uomo, appartiene a Gerry Ferragamo, novantunenne nipote del fondatore Salvatore Ferragamo. Arts, che ha un fatturato di circa 3,5 milioni, a quanto è dato di sapere, è stata pagata 15 milioni. L’operazione di acquisizione è stata così concepita: 11,3 milioni all’atto del closing, previsto entro la fine di aprile 2020; più una somma, da versare entro il 28 febbraio 2021, pari alla liquidità netta al 31 marzo 2020 della società acquisita,  cifra che dalla relazione di bilancio 2019 del gruppo Ferragamo ammonta a 3,5 milioni.

Gerry ha sempre collaborato con i Ferragamo a partire dal fondatore, il mitico Salvatore, l’artigiano toscano passato dalla storia della moda come “il calzolaio delle stelle” per aver vestito i piedi di tanti divi di Hollywood. Gerry, figlio del fratello di Salvatore, ha lavorato per molti anni con lo zio allo studio dell’anatomia del piede e alla realizzazione dei prototipi dai quali poi fare partire le produzioni industriali che hanno reso Ferragamo un brand mondiale. Poi, nel 1984, ha fondato appunto Ars pur collaborando sempre con la casa madre.

«L’acquisizione ha lo scopo di rafforzare il controllo del gruppo sulla propria catena di fornitura – afferma in un comunicato la maison fiorentina – e integrare alcune competenze strategiche in una delle categorie di prodotti più significative per il gruppo». Lasciarsi scappare il know-how “di famiglia” sulle scarpe sarebbe stato imperdonabile.

In queste settimane di pandemia, i Ferragamo non hanno mancato di sottolineare il loro attaccamento al territorio e il loro senso di responsabilità sociale. Unitamente alla Fondazione CF Firenze, Ferragamo spa ha messo a disposizione fondi necessari al riprestino di due reparti dell’ex ospedale “I Fraticini”. Un’operazione che ha consentito di mettere a disposizione della cittadinanza 60 posti letto per pazienti in fase non acuta o con caratteristiche di quarantena.

«La società civile si trova oggi, più che mai, ad affrontare fenomeni che minano la salute e la sicurezza delle persone: è nostro compito, come azienda, ispirare il nostro operato ai principi della solidarietà e generare valore positivo, con l’obiettivo di proteggere e valorizzare le comunità», ha dichiarato Ferruccio Ferragamo, presidente della Salvatore Ferragamo spa. «In quest’ottica, con orgoglio e senso di responsabilità, la nostra azienda ha deciso di sostenere la Croce rossa italiana nell’intervento di ristrutturazione dell’ospedale I Fraticini per far fronte all’emergenza covid-19. Un ringraziamento sentito non può che essere indirizzato proprio alla Croce rossa italiana, per il fondamentale compito che sta portando avanti con encomiabile dedizione, e verso tutti coloro che, quotidianamente e coraggiosamente, si impegnano per fare fronte a questa emergenza».

(Associated Medias- Red/Aut)